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 Da u corsu à u talianu... oppure dall'italiano al corso!


11 - l'uso preponderante della preposizione "à"

 

 

Abbiamo già visto che la preposizione "à" è obbligatoria quando essa introduce un complemento diretto che sia un nome di persona, un membro della famiglia o un pronome di una persona.

Oltre a ciò, questa preposizione è richiesta in un grande numero di casi, in particolar modo con i verbi o le forme verbali che in italiano non vogliono preposizioni.

 

italiano

corso

note

mi piace ballare mi piace à ballà  
è meglio partire hè megliu à parte  
era giusto rispondere era ghjusta à/di risponde  
è necessario dirglielo hè nicissaria à dillali  
è più facile dire che fare hè più faciule à dì cà à  
sarà prudente fare il pieno sarà prudente à/di fà u pienu  
basta nuotare basta à nutà  
bisogna parlare ci vole à parlà, ma in altre regioni:

bisogna (var. :abbisogna, sogna) à parlà

"ci vole" si usa anche quando è seguito da un verbo. E' la forma più diffusa in tutta la Corsica.
occorre comprare una bottiglia accorre à cumprà una buttiglia  
mi tocca andare al ristorante mi tocca à andà à u risturante  
Certe volte può esserci concorrenza con la preposizione "di": "è lecito fumare" -> "hè parmessu(a) i/à fumà", ..., ma c'è sempre una preposizione in corso, salvo nei casi seguenti (cioè quando il verbo infinito non è soggetto della frase):
devo partire dovu (var.: devu) parte  costruzione più rara di "aghju da parte"
vuole mangiare vole magnà  
preferisco partire prifiriscu (di) parte uso incerto in quanto alla preposizione "di", ma verbo molto poco usato in corso
Anche quando in italiano c'è la preposizione "di" , spesso (ma non sempre) è meglio scegliere "à" in corso
mi sono dimenticata di venire mi sò scurdata à vene mi sò scurdata di vene sarebbe corretto, ma meno "corso"
Alcune volte, la scelta di "di" o "à" ha conseguenzi decisive sul senso della frase:
è capace di farlo hè capace di falla il senso è : è in grado di farlo
può darsi che (lui o lei) lo faccia hè capace à falla invece, qui il senso è: è abbastanza pazzo (o screanzato, o incurante del pericolo o altro) per farlo
può darsi che pioverà hè capace à piove "hè capace à" si può usare anche con le cose o con i verbi impersonali. Qui è sinonimo di: "o tantu piove" che è più corrente.
Una costruzione ormai scarsissima ma che esiste per esperimere la stessa idea ma con una probabilità minima:
  hè fattibule à piove  

 

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