Da u corsu à u talianu... oppure dall'italiano al corso!
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l'uso dei pronomi "lo", "la",...
Si usano molto meno in corso : in parecchi casi non è corretto usargli.
I suddetti casi sono questi :
- nelle forme con "si" in cui "si" non è reflessivo (vale a dire ogni volta che "si" è una costruzione per una qualsiasi persona) e in cui il complemento è diretto ,
- con il verbo "essere" .
italiano standard |
corso |
note |
lo si vedeva ogni giorno al bar | si vidia ogni ghjornu à u bar | "u si vidia" è affatto scorretto in corso. Qui non è il verbo "vedesi" |
(il corso) non lo si parla più | (u corsu) ùn si parla più | oppure : corsu ùn si ne parla più |
se lo ripete ogni giorno | a si ripete ogni ghjornu | in questo caso, è il verbo "ripetesi", quindi si può mettere il complemento anche in corso |
gli si parla | li si parla | "li" è un complemento indiretto, quindi si può usare come in italiano |
se ti chiedi se sei innamorato vuol dire che non lo sei veramente | sì tù ti dumandi sì tù sè innamuratu vole dì chì t'ùn sè micca innamuratu viramente | in questo esempio non si può fare altrimenti |
È un mito ? - Lo è sempre stato. | Hè un mitu ? - Hè sempre statu (cusì / un mitu) | con i tempi composti, spesso si può fare così |
È stato onesto ? - Lo sarà stato | Hè statu onestu ? - Sarà statu (onestu) |