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 Da u corsu à u talianu... oppure dall'italiano al corso!


12 - traduzione della persona indefinita, "uomo" (omu), "si..."

 

 

Per un verbo non pronominale, si fa come in italiano: si usa la particella "si" (che deve essere considerata come facente parte del verbo, a meno che ci sia anche la particella neutra "ne") tranne in presenza del verbo "esse", oppure della terza persona del plurale:

italiano

corso

note

si parla di me si parla di mè  
si vede bene da qui si vede bè da quì  
ci si parla italiano ci si parla talianu  
se ne parla assai si ne parla assai  
non si sente niente ùn si sente nulla  
bussano alla porta si pichja à a porta pichjanu non sarebbe sbagliato, ma non si dice in pratica
la chiamano La Sposata a chjamanu A Spusata sola possibilità in corso : quando si tratta della gente in generale

 

Quando il verbo è "esse" o è pronominale, non si può più usare "si". In questo caso, la cui posizione è così determinata:

nel caso d'una proposizione subordinata iniziata da un avverbio (quandu, sì, chì,...), "omu" è collocato subito dopo questo avverbio (quand'omu, s'omu,...). Altrimenti, lo si mette sempre dopo il verbo coniugato ("si sbaglia omu", "si pò omu dumandà", "ùn hè omu micca sicuri",...). Se è abbinato al verbo "esse", l'aggettivo è sempre plurale :

italiano

corso

note

Spesso ci si sbaglia à spessu si sbaglia omu à spessu, o spessu, oppure suvente, che è il più corrente
non ci si aspetta che [...] ùn s'aspetta omu micca chì [...]  
si era sicuri [...] era omu sicuri [...]  
non si era sicuri [...] ùn era omu micca sicuri [...]  
non si può accorgersene da soli ùn si ne pò omu micca avvede da par ellu o "da par sè"
quando uno ti chiama, rispondi! quand'omu ti chjama, rispondi !

quand'unu ti chjama, rispondi !

in questo caso, "omu" ha la funzione dell'italiano "uno".In corso non parlano di "unu" nei libri per tradurre la persona indefinita, però si può sentire (di rado)

un sinonimo di "s'arrizza", possibile e d'uso corrente, è "si pesa"; "alzà" esiste in corso, ma non con questo uso.

Le preposizioni "à" e "di" sono entrambe possibili.

quando ci si alza di buon'ora [...] quand'omu s'arrizza à bon'ora [...]
se ci si alza di buon'ora [...] s'omu s'arrizza di bon'ora

 

NB: nella regione esaminata questi modi coesistono tutti , ma altrove alcuni di essi possono essere localmente prevalenti. In particolare, nella Corsica meridionale, l'uso di "si" è più diffuso; nel nord, si usa piuttosto "omu".

 

 

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