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 Da u corsu à u talianu... oppure dall'italiano al corso!


2 - l'articolo determinativo e indeterminativo

 

l'articolo determinativo

 

In corso gli articoli determinativi non cambiano mai forma (cioè come "il" e "lo", "i " e "gli"), con due eccezioni :

 - quando precedono una vocale. In questo caso, si fa quasi sempre l'elisione, anche al plurale.

 - dopo la lettera -n-, cioè dopo la negazione "ùn" oppure la preposizione "in". Non succede in tutte le parlate.

Ecco una tabella esplicativa :

 

italiano standard

corso : quando gli articoli non cambiano

corso : altra forma, a volte obbligatoria (quando è sbarrata nell'altra colonna)

maschile singolare il  il fratello, il babbo, il servizio u  u fratellu, u babbu, u sirviziu /  
lo  lo scherzo, lo stadio u  u scherzu, u stadiu/u stadu /  
l'  l'amico, l'impiegato, l'impiastro* l'  l'amicu, l'impiegatu, l'impiastru u  u impiegatu, u impiastru
femminile singolare la  la tempesta a  a timpesta /  
l'  l'amica, l'entrata, l'insalata l'  l'amica, l'intrata, l'insalata a  a insalata
plurale i  i giorni, i mesi i  i ghjorni, i mesi /  
gli  gli scavi, gli amici, gli impiegati l' i scavi, l'amichi, l'impiegati i  i impiegati
le + cons.  le vacche, le giornate e  e vacche, e ghjurnate /  
le + voc.  le amiche, le informazioni l'  l'amiche, l'infurmazione e  e infurmazione

*Anticamente l'uso italiano differiva appena : Dante scriveva nel Canto XXIV, linea 18, della Divina Commedia : "[...] e così tosto al male giunse lo'mpiastro [...]".

 

le cinque situazioni che causano la trasformazione di "u", "a, "e", "i" in "lu", "la", "le" e "li" :

 

italiano

corso

note

1 - dopo la negazione "ùn" non lo sono ; non lo vedo (mica) ùn la sò*; ùn lu vecu micca * il neutro è femminile in corso nei casi qui citati si fa spesso (per non dire sempre) l'assimilazione e ne risulta che si sente "illu" per "in lu", "ulla" per "un la"
2 - dopo la preposizione "in" è nel giardino hè in lu chjosu
3 - dopo "oh" (interiezione)  / oh lu bruttu ! oh li me guai !  
4 - spesso in poesia / /  
5 - dopo un verbo la maggior parte delle volte  (punto che sarà studiato in un altro capitolo)  dammelo, dimmelo, guardatela, chiamarla, ecc  dallumi, dillami, fidiatela (guardatela o vardatela sono possibili), chjamalla, ecc la prima consonante del pronome (la -l- in questo caso) ( viene radoppiata quando segue una vocale tonica, ossia su cui cade l'accento. Certuni scrivono i pronomi separati dal verbo.

in tutti l'altri casi, non va modificato l'articolo

preposizione + articolo del, dello, della, dell', al, allo, all', alla, dal, dallo, ecc di u/l', di u, di a, di l', à u, à u, à l'/u, à a, da u, da u, ecc  in tutti gli altri casi, niente è modificato in corso : la preposizione resta tale e quale, così come l'articolo 

 

 

l'articolo indeterminativo

 

Nella maggior parte dei casi funziona :

"un" al maschile, "una" al femminile.

Ci sono alcune differenze :

- Davanti a "sc,st,sb,sp,..." ci sono due usi a seconda delle regioni : o si mette "unu" oppure si lascia "un" ma si mette un a -i- prima della parola che segue.

- Davanti a "gn" quanto appena detto non vale, si mette sempre "un".

- nelle regioni là dove esiste la -r- doppia (cioè la metà meridionale della Corsica sotto a Evisa, Evisa inclusa), si fa eccezione anche davanti a -r- : o si mette "unu" oppure si aggiunge -ir- al principio della parola, per comodità di pronuncia.

- davanti alle parole che cominciano con -in-, -im- e che prendono l'articolo "a" o "u", si mette "una" o "una".

Ecco alcuni esempi :

italiano

corso

italiano

un maschio un masciu esiste "maschju" nel nordest

nel caso più corrente, funziona come in italiano

un atto un attu
un'arma un'arma
una femmina una femina
uno stadio unu stadiu qui dipende dagli usi della regione
un istadiu
uno gnocco un gnoccu  
un ritardo unu ritardu  
un irritardu
un'insalata una insalata, una 'nsalata (a scrivere come si pronuncia)  
un impiastro unu impiastru, unu 'mpiastru (a scrivere come si pronuncia)  

 

 

 

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