Da u corsu à u talianu... oppure dall'italiano al corso!
5 - l'accordo del participio passato con il complemento diretto quando è situato prima del verbo "avè" e con il pronome neutro "ne"
i) l'accordo con il pronome neutro "ne"
Al contrario dell'italiano standard, non si fa mai questo accordo in corso :
italiano |
corso |
ne ho avuti tre, e tu? |
ne aghju avutu trè, è tù ? |
ii) l'accordo del participio passato con il complemento diretto quando è situato prima del verbo "avè"
Abbiamo già visto che non si fa mai l'accordo del participio passato con "ne" situato prima del verbo.
Per l'accordo del participio passato in generale, c'è solo un caso in cui si fa: se il complemento è un pronome che corrisponde alla terza persona (del singolare oppure del plurale)
Ecco alcuni esempi comparativi. Si noti che in corso, a differenza di quanto capita in italiano, non c'è la possibilità di usare indifferentemente due desinenze vocaliche diverse:
italiano |
corso |
note |
i dischi
che ho avuti o i dischi che ho avuto |
i dischi ch'e aghju avutu | il complemento corrisponde alla terza persona però non è un pronome |
(a una donna) ti ho vista | t'aghju vistu | il complemento è un pronome, però non è la terza persona |
(di una donna) l'ho vista | l'aghju vista | le due condizioni sono soddisfatte |
ci ha visti o ci ha visto |
ci hà vistu | il
complemento è un pronome, però non è la terza persona "ci hà" si deve leggere "tʃa" e non "tʃi a", come nell'italiano "c'ha". |
vi ho visti o vi ho visto |
v'aghju vistu | il complemento è un pronome, però non è la terza persona |
li ho visti | l'aghju visti | le due condizioni sono soddisfatte |